Di Marco sappiamo poco o nulla, cosa faccia per vivere non c’è stato detto e non ci interessa nemmeno. Conduce un’esistenza serena, poi arriva luglio e sprofonda negli infidi gorghi dei chioschetti balneari. La nottata deraglia e Marco, tutto impomatato com’è, si risveglia in mezzo a palloni e formine, pastasciutte e ombrelloni. In un tripudio di synth e chitarre elettriche, flutti e spruzzi, incontrerà l’amore delle sirene del mare. Le sirene di luglio è il nuovo singolo di IOSONOUNCANE. Una canzone pop gonfia di bassi pulsanti e buone vibrazioni, con un ritornello da cantare sotto la doccia o mentre stendete gli asciugamani rigidi di salsedine. Scritto e registrato da IOSONOUNCANE tra Bologna e Sardegna, vede come co-autore al testo lo scrittore Bobi Raspati. ll pezzo ospita i seducenti gorgheggi di Mariagiulia degli Amori, le tastiere chirurgiche di Riccardo Aresti e la presenza benefica di Francesco Parodo. La registrazione delle voci e il missaggio sono opera del maestro Bruno Germano. Dura tre minuti e mezzo, ed è la risposta italiana a Michel Telò
lyrics
vorrei che il sole la smettesse di picchiare,
cumuli di sabbia, bianca come il sale,
e file d'ombrelloni fino a riva,
nel fiato caldo del mattino nuotare fino a sera
provo a star seduto e respirare
quattro ricordi divorati da uno sciame di zanzare
sabbia nelle scarpe e fra i capelli
la gente intorno incuriosita non smette di fissarmi
ed io fingo di stirarmi
guardano e non faccio che sudare
le orecchie in fiamme i capogiri i vestiti da strizzare
lento, dondolato dal mojito
sotto il sole cocente sono il solo vestito
e mi spoglierei
pancia all'aria come un legno galleggiare
se avessi soltanto le mutande di un colore migliore
torna amore mio
l'orizzonte lentamente si muove
splendente un banco di sardine si dimena nel sole
E ieri hai preso le mie dita e da lì le mani
amore, amore non ho più un nome
insegnami a ballare sul ghiaccio
a scolare il bicchiere
E quando il sonno come schiuma ci ha presi insieme
sui chioschi chiusi sorgeva il sole
e ancora addormentato su un fianco
mi hai lasciato più stanco qui a sudare da solo
basta vado anch’io
via le calze la camicia ed il maglione
sciolto cammino verso riva senza farmi notare
oh madonna mia
se non corro finirò per arrostire
ma adesso dai piedi finalmente sento il mare che sale
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