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Deserto

by C+C=Maxigross

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1.
Deserere 05:27
Voglio lasciarla andar Lei non lo sa Ero in guerra con qualcosa che Era incastrato in me Giuro che non so Se dopo tutto Sembrano vent'anni fa Mi sento vecchio Cantami qualcosa Come si fa A chieder di esser naturali Non è normale Sogna via di casa Se sei qualcuno Son chilometri da far Prendi il furgone e vai Quel maestro sei tu L'avrei voluto Ma dopo tutti questi anni È solo paura Serviti del tè Non è per me È molto più di quel che puoi vedere È tutto quello che ho Ora se ne è andata Ho perso la guerra Ma di tutto quello che ho tagliato Qualcosa ricrescerà
2.
Parti dal mar, parto dal mar C'è un cormorano che viaggia con te Vola sul mar, volo sul mar Voglio le ali e migrare da me Vai là di là ma dai vai, vai via vai di là Va via ma vai là, vai là di là ma dai vai Vai via vai di là Grida sul mar, grido dal mar Il motoscafo si imbarca da sé Remo nel mar, rema nel mar Forse c'è un'onda che si fermerà Vai là di là ma dai vai, vai via vai di là Va via ma vai là, vai là di là ma dai vai Vai via vai di là Soffio sul mar, soffia dal mar Tira il maestrale più sporco di me Vieni dal mar, vengo dal mar Sento il libeccio che mi insabbierà Vai là di là ma dai vai, vai via vai di là Va via ma vai là, vai là di là ma dai vai Vai via vai di là
3.
Radici 06:16
Non sai ancora quel che vuoi Ma lo scoprirai E crescerai con me E poi ti ricongiungerai Con quel che sei E rinascerai E come una pietra ferma al sole Ti riscalderai Senza avere fretta E così ti riconcilierai Con la tua mente E risplenderai Non sai ancora quel che vuoi Ma lo scoprirai E crescerai con me E poi ti ricongiungerai Con quel che sei E rinascerai Come le gemme in aprile Fiera sboccerai Sarai bella come non mai Come una pianta metterai Le radici nella terra E crescerai vicino a me Lo sai che non sarà semplice Sicuramente cadrai Ma ti rialzerai Le tue ginocchia si sbucceranno Ma il tuo corpo Presto si aggiusterà E quello che imparerai Sarà così importante Che lo tramanderai E come una pianta affonderai Le radici nella terra E sedimenterai Tu ti espandi e poi, ti radichi e ti consolidi
4.
Labirinto 02:26
Nulla è come sembra. Il tempo, le percezioni, il nostro nome, noi. Il passato è l'illusione della sua ricostruzione universale. Il sentirlo scorrere mai così esatto come lo percepiamo. E il nostro nome, che altro non è che un legame a qualcosa che è come non abbiamo deciso, una catena sul nostro passato, un promemoria dei nostri difetti. E noi ci raccontiamo come siamo, e ci facciamo raccontare come siamo. Siamo migliaia di narrazioni: passato e futuro. Il primo non esiste, il secondo non sarà mai. Niente è affascinante e vibrante come l'entrare nel profondo del nostro io. È come un labirinto. È andata così per me. Ricordo che ero alle sue porte. Se lo attraverso romperò le migliaia di pagine che mi schiacciano. Aria. Ricordo che ero dentro. (Descrizione allucinazione) Sento uno spirito freddo che da sotto la pelle mi agita. Ho la morte in viso, non ho vestiti e sono senza nome. Una voce... forse sono io che mi parlo Ti sei rassegnato? Cosa vogliamo? Il confine della nostra sopportazione, e vogliamo calpestarlo Ma rimane lì e si fa guardare impolverato e sacro. Allora devi voltarti, strappare gli occhi dal nastro e voltarti... verso il nulla. Lei Apri le braccia ad esso, lascia che ti entri nelle vene. Lei, loro. Lei loro tu. E ti potrai specchiare bellissima.
5.
Bufera 04:30
Se la mia luce è spenta Trovala e riaccendila Se la mia casa è gelida Entraci e riscaldala Se vivi in fondo al tuo passato Aspettando il cambiamento Non vi è giusto, non vi è sbagliato Esiste solo questo momento L'eco di questa voce È di te che stai urlando Si infrange sulle onde Di questo oceano che stiamo guardando Se la montagna è troppo alta Chi ti ha detto che devi scalarla E se stasera è prevista bufera Resta qua, non ne vale la pena
6.
Armin 05:45
Lassù dove vola il tuo amico C'è più pace di qui che è già lunedì e il tempo fa schifo Grande, scala i monti sul filo Dove c'è più calore vicino al sole il mondo è pulito Sento la tua forza più dentro Sei un'aquila bionda ride e volteggia nell'infinito Visto che conosco i tuoi amici Ho capito che i sogni volan più in alto su in Dolomiti Dove vento e rosa magnesio Vanno appesi su tracce d'arcobaleno ai fili del sogno Mandi venti e termiche d'oro E la grande montagna riempie le valli con i tuoi fiori E la grande montagna riempie le valli con i tuoi fiori
7.
Dottore 04:24
Mi tiro su dal fondo E inizio un nuovo percorso Viaggio per ricominciare E sentir scorrere la linfa vitale Guardo avanti e intorno E chiedo al mio spirito il suo ritorno Siccome è arido come un deserto Lo idrato con un nuovo sogno. Aiuto Dottore, ho tanto bisogno di cure Sto per affondare, ho solo bisogno di cure Aiuto Dottore, ho tanto bisogno di cure Per risalire, ho solo bisogno di cure Poi mi alzo e guardo Che il cielo si apre sulla terra Il sole asciuga il fango E ne cambia il suo odore La pelle si sta riscaldando E il cuore batte più forte La pancia sta fremendo E la paura se ne sta già andando Aiuto Dottore, ho tanto bisogno di cure Sto per affondare, ho solo bisogno di cure Aiuto Dottore, ho tanto bisogno di cure Per risalire, ho solo bisogno di Amore
8.
Ritrovarsi 05:06
Come fare ad andare lontano da qui? Come fare a guardare le cose dentro? Come andare e trovare un posto nuovo? Come guardare e ritrovare te in mezzo a tutti? Ed io con te, e tu con me E come te, corro in mezzo agli alberi E tu con me, ed io con te E come te, corro in mezzo agli alberi Come fare a guardare il vecchio come il nuovo? Come fare ad andare fino in fondo? Come sentire e percepire quello che io veramente provo? Come guardarci e ritrovarci senza limiti? Ed io con te, e tu con me E come te, corro in mezzo agli alberi E tu con me, ed io con te E come te, corro in mezzo agli alberi
9.
Tega 00:56
10.
Elementi 04:01
Io non trovo l'aria per andare a respirare Dove l'aria può tirare un po' più buona di domani Io non trovo il fuoco dove il legno può bruciare C'era solo un fuoco spento di rifiuti in mezzo al mare Io non trovo l'acqua per andare a risciacquare Dove c'era quella fonte c'è un cartello attenti al cane Io non trovo terra per andare a camminare Fino a quando sono stanco provo a rompere l'asfalto Io la tocco l'aria per andare a respirare Dove l'aria può tirare un po' più buona di domani Io qui sento il fuoco dove il legno può bruciare C'era solo un fuoco spento di rifiuti in mezzo al mare Io qui vedo l'acqua per andare a risciacquare Dove c'era quella fonte c'è un cartello attenti al cane Io la tocco terra per andare a camminare Fino a quando sono stanco provo a rompere l'asfalto Attenti al cane, attenti al cane
11.
Gioia 04:21
L'Immensità ti porterà dove sei già Non c'è un'età per ridere, per piangere, per vivere Non è il momento per smettere di esistere, di esistere Quando la gioia ti irrora, ti entra fin dentro l'anima Ora è una forza che arriva, che vibra in questa pentatonica

about

L’album, il primo LP in italiano, a quattro anni dall'ultimo album in inglese "Fluttarn" (Trovarobato, novembre 2015) che li ha portati in giro per l'Europa e nella line up ufficiale del Primavera Sound 2016 (come prima band italiana), arriva alla fine di un percorso tortuoso, un labirinto musicale ed esistenziale alla risoluzione del quale il collettivo veronese ha lavorato negli ultimi due anni, e del quale questo disco è indizio essenziale, ma non unico. Dopo l'ep "Nuova Speranza" (dicembre 2017) composto da tre brani con cui il quartetto aveva già sperimentato la lingua italiana e la produzione di Miles Cooper Seaton,Tobia, Pippo, Giulio e Cru hanno lavorato coralmente. Il risultato è un disco in cui gli equilibri sono costanti, si ascoltano le voci e le scritture di tutti fondersi in un amalgama eterogeneo, ma anche straordinariamente compatto.

Il collettivo veronese è poi partito per un lungo tour chiamato “Deserto Per Verona”, un’esplorazione di Verona, loro città Natale, una “missione” musicale in lungo e in largo per realtà piccole e grandi, concerti totalmente in acustico e altri amplificati, per riappropriarsi, in un tempo di comunicazioni a distanza e di virtualità, del rapporto di prossimità. Una serie di concerti (arrivati a 31) lontani dalle logiche di mercato, dai maxi eventi, dalla crescita a tutti i costi, ma che ha saldato la band al territorio e che culminerà in una nuova serie di concerti con filosofia simile che sarà un vero e proprio “Deserto per il Veneto”.

Deserto non è e non sarà soltanto un disco e una serie di concerti, ma è anche immagine e fotografia. Deserto è anche video. Nel corso di questi mesi, sotto la direzione di Stefano Bellamoli, è in corso la costruzione di un film in divenire che non sarà un documentario puro, ma un’esplorazione immaginifica dell’immaginario dell’album attraverso riprese catturate nei contesti in cui il lavoro è nato. Un film di cui si può vedere i primi tasselli quando ancora il finale è aperto.

Deserto è stato presentato al “Labirinto della Masone” in un grande evento il 16 agosto 2019. Da questa collaborazione con il Labirinto della Masone è scaturita anche l’idea della copertina che è una riproduzione della famosa “Testa di Tigre” di Antonio Ligabue, concessa dalla fondazione Franco Maria Ricci direttamente dalla collezione di Ricci stesso.

credits

released November 29, 2019

“Deserto” è un’opera dei C+C=Maxigross, ovvero Filippo Brugnoli, Niccolò Cruciani, Giulio Deboni e Tobia Poltronieri.

Produzione artistica di Miles Cooper Seaton.
Registrazione e mixaggio di Marco Giudici.
Registrazioni aggiuntive di Francesco Ambrosini.
Mastering di Doug Henderson.

Con la straordinaria partecipazione di Adele Nigro (voce), Gigi Pinarel (concertina e cucina), Tommaso Castiglioni (vibrafono e marimba), Sebastiano Martinelli (sassofono) e Lucas Kuriat (violino).

Il testo nel retro della copertina è estratto da “L’ordine del tempo” di Carlo Rovelli (Adelphi, 2017), fisico e divulgatore scientifico di fama mondiale, nonché concittadino dei Maxigross, che ne ha concesso personalmente l'utilizzo alla band.

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Trovarobato Bologna, Italy

Trovarobato è nata a Bologna, come marchio per gestire l’attività dei Mariposa.

Trovarobato ha poi creato un catalogo di musiche ed esperienze musicali alle quali si è sentita affine e alle quali, in diversi frangenti, ha dato una casa e un pasto caldo. ... more

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